Ring Test
I Centri di Referenza Nazionale (CRN), localizzati presso gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali, rappresentano uno strumento operativo di elevata e provata competenza, nei settori della sanità animale, dell’igiene degli alimenti e dell’igiene zootecnica. I Centri di Referenza Nazionale sono veri e propri centri di eccellenza per l’intero sistema sanitario nazionale e per le Organizzazioni Internazionali con le quali collaborano.
Le loro funzioni, in base all’art.2 del D. M. 4 ottobre 1999, sono finalizzate, tra l’altro, a:
- confermare, ove previsto, la diagnosi effettuata da altri laboratori;
- attuare la standardizzazione delle metodiche di analisi;
- avviare idonei “ring test” tra gli II. ZZ. SS.;
- utilizzare e diffondere i metodi ufficiali di analisi;
- predisporre piani d’intervento;
- collaborare con altri centri di referenza comunitari o di paesi terzi;
- fornire, al Ministero della Salute, assistenza e informazioni specialistiche.
Secondo la norma ISO/IEC 17025 i circuiti interlaboratorio possono essere utilizzate per:
- documentare la riferibilità delle misure;
- validare i metodi di prova;
- valutare la competenza tecnica dei laboratori.
Inoltre in mancanza di altre fonti di riferibilità, il laboratorio può darne dimostrazione fornendo evidenza della partecipazione con esito positivo a circuiti interlaboratorio.
Il CEREL organizza con frequenza biennale il ring test per la diagnosi sierologica di Leucosi Bovina Enzootica (LEB) con l’obiettivo principale di contribuire alla standardizzazione delle procedure diagnostiche impiegate per le analisi ufficiali, previste dalla normativa per l’eradicazione o la sorveglianza di questa malattia infettiva. La composizione dei pannelli dei campioni e lo schema delle prove sono stati determinati tenendo come riferimento la normativa nazionale (D. M. 2 maggio 1996 n. 358 e D. Lgs. 22 maggio 1999 n. 196) sebbene tale normativa nazionale sia attualmente oggetto di una fase di transizione verso la nuova normativa in materia di sanità animale.
Il CEREP organizza annualmente due circuiti interlaboratorio. Il Ring Test per le Pesti Suine (Peste Suina Africana -PSA- e Peste Suina Classica -PSC-) prevede la esecuzione, sul pannello molecolare, delle procedure di biologia molecolare per la ricerca del genoma virale di PSA e PSC, così come previsto dall’attuale Piano Nazionale di Sorveglianza ed Eradicazione per PSA. Inoltre, viene distribuito un pannello sierologico per l’esecuzione della prova ELISA PSA che, sebbene non rappresenti la prova efficace ai fini della early detection, potrebbe essere richiesta nelle fasi più avanzate dell’epidemia. Il Ring Test per la Diarrea Virale Bovina (BVD) prevede la distribuzione di campioni noti per la diagnosi sierologica, molecolare e virologica della BVD; per il pannello molecolare e virologico in particolare, si fa uso di matrici diverse e di genotipi virali diversi, allo scopo di aumentare la variabilità dei campioni e renderli conformi sia alle disposizioni previste dai Piani di controllo/eradicazione della malattia in vigore a livello territoriale (regionale/provinciale), sia alle reali condizioni di campo in cui i laboratori sono tenuti a fare diagnosi.
Il CEREM e il Laboratorio Nazionale di Riferimento (LNR) per il controllo delle contaminazioni batteriche dei molluschi bivalvi organizzano con frequenza annuale il ring test per la numerazione di Escherichia coli e la ricerca di Salmonella spp. nei molluschi bivalvi. Il Ring Test è organizzato con il fine di poter fornire campioni per la valutazione esterna in qualità ai laboratori che effettuano le analisi dei molluschi bivalvi vivi.
Il CRNIBR (IBR) organizza annualmente un circuito interlaboratorio. L’obiettivo di tale circuito è quello di valutare sia la capacità dei laboratori partecipanti di rilevare correttamente anticorpi nei confronti del BoAHV-1 da diverse matrici (siero, latte), sia quella di evidenziare sequenze di DNA virale impiegando metodiche di biologia molecolare (PCR, Real-time PCR) da diversi organi singoli (polmone e trachea) o da pool di organi (trachea, polmone, linfonodi tracheo-bronchiali, milza). Allo scopo vengono distribuiti campioni ben caratterizzati dal CRNIBR costituiti da sieri, latti e omogenati d’organo raccolti da soggetti indenni, infetti e vaccinati con prodotti tradizionali/ gE-deleti marker. Su tali campioni i laboratori possono effettuare prove ELISA, di sieroneutralizzazione virale e prove di biologia molecolare.