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Zoonosi

Le zoonosi costituiscono un importante problema di Sanità Pubblica, rappresentando il 75% delle malattie emergenti (e ri-emergenti) a livello mondiale negli ultimi 10 anni. L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) fornisce la seguente definizione di zoonosi: "Malattie naturalmente trasmesse tra gli animali vertebrati e l'uomo". La European Food Safety Authority (EFSA) le definisce come "infezioni o malattie che possono essere trasmesse direttamente o indirettamente tra gli animali e l'uomo, attraverso il consumo di alimenti contaminati o il contatto con animali infetti".
Esistono approssimativamente 1500 patogeni in grado di dare infezione nell'uomo e circa il 60% di questi sono di origine animale. Negli ultimi cinquant'anni il numero delle zoonosi riconosciute è passato da circa 80 a oltre 200; questo incremento è dovuto in parte all'insorgenza di nuove malattie, in parte alla classificazione come zoonosi di patologie già note.

Le zoonosi si diffondono comunemente nell'interfaccia uomo-animale-ambiente, nella quale gli uomini e gli animali interagiscono in stretto contatto con l'ambiente che li circonda. Sono caratterizzate da meccanismi di trasmissione differenti:

  • trasmissione alimentare: mediante il consumo di alimenti o acqua potabile contaminati
  • trasmissione tramite vettori: solitamente rappresentati da artropodi, i vettori trasportano gli agenti infettivi da un animale infetto all'uomo o a un altro animale
  • trasmissione mediante contatto diretto o stretta vicinanza con animali infetti
  • trasmissione ambientale (es. tramite acque contaminate).

La diffusione delle zoonosi genera una significativa ripercussione nella maggior parte dei paesi, non solo per il numero di casi e per la gravità che possono assumere, ma anche per le perdite economiche di cui sono responsabili nell'industria alimentare e nel settore zootecnico. Le zoonosi rappresentano, dunque, un problema di sanità pubblica che è fondamentale affrontare a livello globale. Nell'Unione Europea (UE) sono riferiti ogni anno più di 320.000 casi nell'uomo, e il loro numero effettivo è probabilmente di gran lunga più elevato.

Un'efficace prevenzione delle malattie zoonotiche richiede un approccio One Health, ossia "un approccio che si prefissa l'obiettivo di considerare la salute pubblica come il frutto delle interazioni fra ospiti (uomini, animali e piante), patogeni (virus, batteri e protozoi) e l'ambiente in senso lato". L'implementazione e l'attuazione di programmi, politiche, leggi e attività di ricerca nei quali più settori comunicano e collaborano tra loro, sono alla base dell'approccio One Health, che promuove sforzi collaborativi tra discipline distinte attive a livello locale, nazionale e globale. L'applicazione del concetto di One Health al tema zoonosi richiede il coinvolgimento attivo di medici, veterinari, epidemiologi, laboratori, reparti ospedalieri, servizi dei dipartimenti di prevenzione.