LEB - Leucosi Bovina Enzootica

INFORMAZIONI GENERALI
La Leucosi bovina enzootica (LEB) è una malattia contagiosa che colpisce i bovini. L'agente eziologico appartiene alla famiglia delle Retroviridae che raccoglie virus in grado di causare forme tumorali nei mammiferi, negli uccelli e nei rettili. In questa famiglia è compreso anche il virus HIV dell'uomo. Il virus della LEB (BLV) determina una risposta anticorpale umorale che non blocca la sua replicazione nell'ospite e quindi dà luogo ad un'infezione cronica; dopo un lungo periodo di incubazione si può avere una manifestazione clinica della malattia con presenza di linfosarcomi. La letalità degli animali in allevamento non è molto elevata (2-5%). L'importanza della LEB deriva da fattori economici e dall'allarme sociale. I danni economici in particolare sono ascrivibili a:
- Blocco della commercializzazione nazionale ed internazionale degli animali se provenienti da allevamenti non indenni.
- Effetto del deprezzamento degli animali che provengono da una azienda in cui è presente la malattia (effetti disastrosi se gli animali sono di elevata genealogia).
- Costi sostenuti per piani di eradicazione o sorveglianza.
Indipendentemente da qualsiasi danno economico, a rendere questa malattia molto attuale contribuiscono il fatto che l'agente eziologico è un Retrovirus non molto dissimile dall'HIV e che, pur non provocando malattia nell'uomo allo stato attuale delle conoscenze, si ritrova in prodotti alimentari destinati all'uomo, in particolar modo nel latte.
ASPETTI EPIDEMIOLOGICI
Dopo più di venti anni dall’inizio del piano di eradicazione della LEB (D.L. n.358 del 2 maggio 1996), nel 2017 l’Italia ha ottenuto lo status di indennità per l’intero territorio nazionale ai sensi della normativa comunitaria (Decisione EU 2017/1910). Questo importante traguardo è stato raggiunto perché si è dimostrato, attraverso un metodo statistico con un tasso di affidabilità del 99%, che gli allevamenti infetti sono meno dello 0,2%, ai sensi del D. Lgs. 196/99 (allegato D / capitolo 1 / punto E / comma C). Il processo di eradicazione può dirsi realmente concluso sull’intero territorio nazionale, fatta eccezione per alcuni cluster residui di infezione nelle regioni Campania, Lazio, Puglia. In realtà, grazie a recenti azioni legislative mirate da parte del Ministero della Salute e ad un impegno rinnovato delle regioni competenti, le popolazioni ancora infette sono ben identificate, circoscritte e, in pratica, non rappresentano un reale rischio di diffusione dell’infezione; inoltre, le cause che permettono al virus di persistere in queste sacche residue sono ben note (popolazioni bovine allevate in forma estensiva o semi-estensiva; mancato controllo di animali indocili o addirittura rinselvatichiti; mancata collaborazione degli allevatori; attività di scambio di animali e commercio in forma illegale) e, quindi, più facilmente controllabili. A seguito della dichiarazione di indennità e alla luce della recente normativa comunitaria in tema di Sanità Animale, il Ministero della Salute ha emanato nuovi orientamenti per il periodo 2024-2030. Si chiede, pertanto, a tutte le regioni di applicare misure di sorveglianza sul territorio nazionale al fine di mantenere lo status di indenne a livello comunitario, e di garantire l’attuazione di una adeguata gestione dei cluster di infezione, fino alla loro chiusura.
WOAH Enzootic bovine leukosis
SINTOMATOLOGIA
Teoricamente tutti gli organi e tessuti dell’organismo bovino possono essere sede di infiltrazione e proliferazione leucosica. Le manifestazioni cliniche e i conseguenti riflessi di ordine zooeconomico interessano una modesta percentuale di animali infetti. L’incidenza di trasformazione neoplastica è posta sull’ordine estremamente variabile da 0,4 a 5-10% degli animali infetti. Da un punto di vista clinico le adenomegalie rappresentano il motivo di più vivo sospetto diagnostico e sono apprezzabili in sede di esame obiettivo generale. I linfonodi si presentano aumentati di volume, in varia misura e fino a 6-8 volte i valori normali.A livello sottocutaneo sulle facce laterali del collo, all’altezza della fossa del fianco o lungo i vasi linfatici afferenti ed efferenti, si ritrovano rilevatezze nodulari sulla superficie linfonodale. Tutto ciò è indice dell’intensità del processo iperplastico a livello di emolinfoghiandole o di centri linfatici subclinici. I linfonodi possono essere tutti interessati anche se sembra esserci un più frequente coinvolgimento di quelli viscerali rispetto agli scheletrici: i linfonodi pelvico-addominali sopratutto. Perciò nella conferma di un sospetto diagnostico l’esplorazione rettale è capace di rilevare anche le frequenti localizzazioni tumorali a carico dell’apparato genitale. La parete abomasale ed il miocardio dell’atrio destro sono gli organi prediletti per la cancerizzazione leucosica. Con relativa frequenza compaiono espressioni di esoftalmo a localizzazione uni o bilaterale, conseguenti ad infiltrazione retrolobulare. L’alterata funzione degli organi condiziona il decorso della malattia, a morti rapide e improvvise possono corrispondere casi a decorso protratto di qualche settimana o mese dopo l’apprezzamento dei rilievi adenopatici.
PATOGENESI
La Leucosi enzootica viene definita come malattia bifasica a lungo periodo d’incubazione. Questa definizione mira a riconoscere e sottolineare la possibilità che la forma tumorale (anatomoclinica) sia preceduta da espressioni puramente ematocitologiche con aumento numerico dei linfociti circolanti. Visto il lungo periodo d’incubazione si definisce come malattia "degli adulti" visto che decisamente predilige animali di 4-5 anni di età. Altra considerazione è che linfocitosi e forma tumorale non sono da considerarsi fra di loro patogenicamente correlate e dipendenti. La linfocitosi persistente non viene più considerata una fase pre-leucosica, ma solo risposta benigna all’infezione, ma sul piano epidemiologico i bovini linfocitosici sembrano essere più pericolosi ai fini del contagio.
Anche se il riscontro di evidenze cliniche o anatomo patologiche riferibili a LEB almeno in Italia è un fenomeno assolutamente raro, di seguito vengono riportati alcuni utli riferimenti.
LBE sez. di linfonodo al M. elettronico
DIAGNOSI
L'infezione da BLV determina una viremia permanente cui fa seguito, dopo un periodo variabile, lo sviluppo di anticorpi. L'interazione immunologica tra il BLV e l'ospite è a carico soprattutto di due proteine virali, la gp51 e la p24 che, proprio per questa ragione, hanno catalizzato l'attenzione dei ricercatori ai fini dello sviluppo di tecniche diagnostiche.
L'Immuno Diffusione in Gel di Agar (AGID) è stato considerato per anni il test di elezione e ha costituito il fondamento delle strategie di eradicazione della malattia in diverse nazioni. L'AGID è caratterizzato da un'alta specificità mentre difetta di sensibilità; al contrario la tecnica ELISA risulta avere caratteri di sensibilità elevati.
La tecnica ELISA, che può essere usata su campioni di siero e di latte, è in grado di svelare basse concentrazioni di anticorpi e quindi si presta ad essere usata anche per pool di campioni e su latte di massa.
Il genoma virale è costituito da due molecole di RNA monocatenario a polarità positiva, che codifica per la nucleoproteina p12, la proteina del capside p24, la glicoproteina transmembrana gp30, la glicoproteina dell'envelope gp51 e diversi enzimi, tra cui la trascrittasi inversa. Il DNA provirale, che viene generato dopo la trascrizione inversa del genoma virale, si integra in modo casuale nel DNA della cellula ospite dove persiste senza produzione costante di progenie virale. La presenza del provirus può essere dimostrata mediante metodiche di biologia molecolare, sia PCR convenzionale che Real Time, per la rilevazione dei geni gag che codifica per la p24, env che codifica per la gp51 e pol che codifica per la trascrittasi inversa. Le metodiche di PCR sono sensibili e particolarmente utili in determinate circostanze (per esempio, vitelli con anticorpi colostrali).
NORME DI RIFERIMENTO
DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2017/1910 DELLA COMMISSIONE del 17 ottobre 2017
NOTA 0020594-28/06/2024-DGSAF-MDS-P Leucosi Bovina Enzootica - orientamenti sulle misure di sorveglianza sul territorio nazionale per il periodo 2024-2030
Leucosi Bovina Enzootica (LEB): orientamenti sulle misure di sorveglianza sul territorio nazionale per il periodo 2024-2030
LESIONI
Linfoadenomegalie più o meno diffuse associate a formazioni nodulari o processi infiltranti a carico degli organi più svariati, sono le lesioni dominanti, le masse linfonodali possono raggiungere volume ragguardevole fino a parecchie volte quello normale. Nel caso di localizzazioni spleniche l’organo può raggiungere dimensioni estreme tanto da portare a lacerazione della capsula e morte per emorragia interna. Fenomeni emorragici possono determinarsi anche per ulcerazioni della mucosa abomasale. Anche a carico del rene si possono avere lesioni a focolaio con formazioni nodulari di diversa grandezza nel parenchima.
LEB linfodi prescapolari
LEB polmone e rene
LEGISLAZIONE
La legislazione dell’Unione Europea in materia di Sanità Animale è stata recentemente aggiornata con l’adozione del Regolamento UE 2016/429, cosiddetto Animal Health Law (AHL), applicabile a partire dal 21 aprile 2021. Tale Regolamento abroga e sostituisce circa 40 atti di base e, a sua volta, richiede l’adozione di numerosi regolamenti delegati e di esecuzione della Commissione, alcuni dei quali già emanati, altri in via di approvazione. Con il nuovo Regolamento UE 2016/429 un numero enorme di atti giuridici viene semplificato in un'unica legge, con regole più semplici e chiare che consentono alle autorità di concentrarsi sulle priorità chiave, prevenzione ed eradicazione delle malattie, attraverso lo strumento della valutazione del rischio.
Il Regolamento 429/2016/UE stabilisce le norme per la prevenzione e il controllo delle malattie degli animali che sono trasmissibili agli animali o all'uomo, mentre il Regolamento 1882/2018/UE categorizza le malattie in cinque gruppi, denominati da A a E. La Leucosi Bovina Enzootica (LEB) viene compresa tra le malattie elencate, ai sensi degli artt. 5 e 9 del Regolamento 429/2016/UE, essendo riportata nell’allegato II del Regolamento 1629/2018/UE. Inoltre la LEB, ai sensi dell’allegato del Regolamento 1882/2018/UE, viene considerata come malattia appartenente alle seguenti categorie:
- C: malattia elencata rilevante per alcuni Stati Membri e rispetto alla quale sono necessarie misure per evitarne la diffusione in parti dell’Unione che ne sono ufficialmente indenni o che hanno programmi di eradicazione per la malattia elencata interessata, di cui all’art. 9, paragrafo 1, lettera c), del Regolamento 429/2016/UE.
- D: malattia elencata rilevante per la quale sono necessarie misure per evitarne la diffusione a causa del suo ingresso in Unione o dei movimenti tra Stati Membri, di cui all’art. 9, paragrafo 1, lettera d), del Regolamento 429/2016/UE.
- E: malattia elencata rilevante per la quale vi è la necessità di sorveglianza all’interno dell’Unione, di cui all’art. 9, paragrafo 1, lettera e), del Regolamento 429/2016/UE.
La notifica all’Unione Europea è obbligatoria se il focolaio di malattia, primario o secondario, viene individuato nella pertinente popolazione animale in uno Stato Membro o in una zona indenni dalla malattia, ai sensi dell’art. 3 del Regolamento 2002/2020/UE.
La LEB è elencata come malattia soggetta a programmi facoltativi di eradicazione (categoria C); inoltre, negli Stati Membri già indenni è necessario applicare un programma di sorveglianza basato sulla valutazione del rischio, idoneo sia a individuare precocemente l’introduzione della malattia sia a dimostrare la conformità ai criteri per la concessione e il mantenimento della qualifica. Tutti questi aspetti sono contenuti nel Regolamento 689/2020/UE, che stabilisce le norme che integrano la normativa in materia di sanità animale relativamente a:
- organizzazione della sorveglianza
- conferma della malattia e definizione di caso
- strategia di controllo della malattia
- obblighi degli operatori e delle autorità competenti
- misure di controllo della malattia in caso di sospetto e conferma
Esso definisce inoltre le prescrizioni specifiche per la concessione, il mantenimento, la sospensione e ripristino, il ritiro e riacquisizione dello status di indenne da malattia, sia a livello di stabilimento sia a livello di Stati Membri o loro zone (allegato IV, parte III). Infine, il Regolamento 689/2020/UE stabilisce i metodi diagnostici per la concessione e il mantenimento dello status di indenne da malattia (allegato III, sezione 3).
Norme integrative riguardanti le misure di controllo in caso di sospetto o conferma di malattia sono riportate nel Regolamento 687/2020/UE.
Attualmente, gli Stati Membri o loro zone che hanno ottenuto lo status di indennità da LEB o che hanno ottenuto l’approvazione di un programma di eradicazione sono riportati nel Regolamento 620/2021/UE.
REGOLAMENTI
REGOLAMENTO 620/202I, allegato IV (versione consolidata 18/02/2024)
PARTE I: Stati membri o loro zone aventi lo status di indenne da malattia per la LEB:
Belgio | Intero territorio |
Cechia | Intero territorio |
Danimarca | Intero territorio |
Germania | Intero territorio |
Estonia | Intero territorio |
Irlanda | Intero territorio |
Spagna | Intero territorio |
Francia | Region Auvergne et Rhone-Alpes Region Bourgogne-Franche-Comtè Region Bretagne Region Centre-Val de Loire Region Corse Region Grande Est Region Hauts de France Region Ile-de-France Region Normandie Region Nuovelle- Aquitaine Region Occitanie Region Pays de la Loire RegionProvence-Alpes-Cote d’Azur Region Guadeloupe Region Guyane Region Martinique Region Mayotte |
Italia | Intero territorio |
Cipro | Intero territorio |
Lettonia | Intero territorio |
Lituania | Intero territorio |
Lussemburgo | Intero territorio |
Paesi Bassi | Intero territorio |
Lussemburgo | Intero territorio |
Austria | Intero territorio |
Polonia | Intero territorio |
Portogallo |
Tutto il territorio, tranne Regiao Autonoma da Madera |
Slovenia | Intero territorio |
Slovacchia | Intero territorio |
Finlandia | Intero territorio |
Svezia | Intero territorio |
Regno Unito (Irlanda del Nord) | Irlanda del nord |
PARTE II: Stati membri o loro zone che hanno ottenuto l’approvazione di un programma di eradicazione per la LEB:
Croazia | Intero Territorio | 18 luglio 2022 (data di approvazione iniziale) |