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Listeriosi

INFORMAZIONI GENERALI

La listeriosi è una patologia soggetta a notifica obbligatoria (D.M. 15/12/1990) che si trasmette principalmente attraverso il consumo di cibo contaminato. L’agente eziologico responsabile è Listeria monocytogenes, microrganismo ubiquitario e capace di moltiplicarsi e/o sopravvivere in ambiente refrigerato, ad un pH compreso tra 4.4 e 9.6 ed in condizioni di bassa attività dell’acqua. Queste caratteristiche lo rendono uno dei patogeni più importanti nell’ambito della produzione alimentare soprattutto per alcune categorie di alimenti quali i Ready To Eat (RTE), che costituiscono un buon substrato per la moltiplicazione di Listeria monocytogenes e oltretutto vengono consumati senza previa cottura. Negli adulti in buono stato di salute la sintomatologia della listeriosi è rappresentata da patologia gasto-enterica; nelle categorie a rischio, quali immunodepressi, anziani, pazienti oncologici e bambini, l’infezione può provocare setticemia e meningite. Categoria a rischio è rappresentata inoltre dalle donne in gravidanza, nelle quali la listeriosi può provocare aborto o natimortalità.

ASPETTI EPIDEMIOLOGICI

Nella UE le infezioni da Listeria monocytogenes sono oggetto di sorveglianza in sanità pubblica nell’ambito del programma Foodborne and Waterborne Diseases (FWD) dell’European Centre for Diseases Prevention and Control (ECDC) attraverso il sistema di sorveglianza europeo TESSy (The European Surveillance System) in conformità alla definizione di caso per la listeriosi (Decisione CE 28 Aprile 2008). In Italia, è attiva dal 2010 un’attività di sorveglianza di laboratorio, coordinata dall’Istituto superiore di sanità (Iss), e volta alla tipizzazione sierologica e molecolare degli isolati clinici e alla loro caratterizzazione epidemiologica. Tali flussi di sorveglianza alimentano il sistema TESSy e la rete di allerta EPIS event-based. Rispetto ad altre zoonosi alimentari, la listeriosi, pur avendo una bassa frequenza, presenta tassi di ospedalizzazione (98,6%) e di mortalità (13,8%) piuttosto elevati assumendo una particolare rilevanza sanitaria. Nel 2017 i casi confermati di listeriosi verificatisi nei paesi dell’Unione Europea (UE) sono stati in tutto 2480 con un tasso di notifica di 0.48 per 100.000 abitanti ed un trend statisticamente in aumento dal 2008 in ben 12 stati membri. L’Italia rientra tra i 5 stati membri che hanno riportato l’aumento più consistente nel quinquennio 2013-2017.

The Surveillance Atlas Infectious Diseases è uno strumento interattivoche fornisce dati aggiornati sulle zoonosi e ne consente la manipolazione per la creazione di grafici e tabelle.

SITOGRAFIA

BIBLIOGRAFIA

 

NORMATIVA

 

ALCUNI ESEMPI

Esempio di gestione di casi sporadici o focolai di listeriosi umana nella regione Marche:

“Linee Guida di intervento in caso di focolaio di Listeria monocytogenes”

Nel 2015-2016, nella regione Marche è stato evidenziato, attraverso il sistema di sorveglianza delle malattie infettive, un aumento dei casi di listeriosi umana, molti dei quali riconducibili al sierotipo 1/2a. Sulla base de risultati della tipizzazione mediante PFGE ed NGS dei ceppi isolati dai pazienti ha permesso di evidenziare un cluster di infezione. Le indagini epidemiologiche e microbiologiche effettuate, hanno rilevato come verosimile veicolo dell’infezione un prodotto a base di carne denominato “coppa di testa” prodotto da uno stabilimento operante nella regione. Alla luce di questa situazione, negli anni successivi all’emergenza, è stato consolidato un flusso operativo volto alla sorveglianza della listeriosi sul territorio Umbro-Marchigiano e che vede la collaborazione di tutte le Istituzioni pubbliche preposte al controllo delle Malattie Trasmesse da Alimenti (MTA) nonché del Laboratorio Nazionale di Riferimento per Lm (LNR). Come previsto dal Piano regionale della Prevenzione 2014-2018 e in base all’esperienza derivante dalla gestione del suddetto focolaio, la P.F. Prevenzione e Promozione della Salute nei Luoghi di Vita e di Lavoro, la P. F. Prevenzione Veterinaria e Sicurezza Alimentare e l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche hanno predisposto le linee guida per l’intervento in caso di focolaio di L. monocytogenes che sono state approvate con il decreto del Direttore dell’Agenzia Regionale Sanitaria n. 51 del 2 agosto 2018.

VESA Marche: Linee Guida di Intervento in caso di focolaio di Listeria monocytogenes

Poster: Gestione dei casi di listeriosi umana: flusso operativo nella Regione Marche.
Progetto CCM Analisi epidemiologica di tre malattie infettive orfane: sorveglianza integrata ed epidemiologia della Listeriosi in Italia. Roma, 26 Febbraio 2019
Foglini M.1, D'Aurizio G.2, Pierucci P.2, Fiacchini D.3, Blasi G.1, Duranti A.1

1 Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche "Togo Rosati"
2 Regione Marche -Agenzia Regionale Sanitaria - P.F. Prevenzione Veterinaria e Sicurezza Alimentare
3 Regione Marche -Agenzia Regionale Sanitaria - P.F. Prevenzione e Promozione della Salute nei Luoghi di Vita e di Lavoro