IZS UM 06/22 RC
INDAGINE SULLA PRESENZA E DIFFUSIONE DI PESTIVIRUS ATIPICI (APPV E LINDAV) NEI CINGHIALI E MIGLIORAMENTO DELLE TECNICHE DIAGNOSTICHE
Responsabile scientifico: Carmen Iscaro
Area tematica: Sanità Animale
Parole chiave: Pestivirus atipici, cinghiale, diffusione
Razionale del progetto
Al genere Pestivirus, famiglia Flaviviridae, appartengono virus dal notevole impatto socio-economico sul comparto zootecnico, tra i quali il virus della Diarrea virale bovina (BVDV-1 e BVDV-2), il virus della Peste suina classica (PSC) e il virus della Border disease (BD) (1). Nel 2017 queste specie sono state rinominate, rispettivamente, come Pestivirus A, Pestivirus B, Pestivirus C e Pestivirus D (2). A questi si sono aggiunti, nel corso del tempo, nuovi e distinti Pestivirus, denominati atipici, in grado di infettare specie animali diverse con segni clinici variabili, a dimostrazione della notevole complessità genetica di tale genere virale. Tra i Pestivirus atipici, Atypical porcine pestivirus (APPV o Pestivirus K), identificato per la prima volta negli USA nel 2015 (3), e Linda Virus (LindaV o Pestivirus L), ritrovato in Austria nello stesso anno (4), sono stati associati a forme di tremore congenito (CT) in suinetti neonati. Attualmente ricerche nei confronti di APPV sui suini domestici sono state effettuate in numerosi paesi (5); in Italia negli anni 2015-2017 sono stati isolati 4 stipiti, tra i quali APPV-LA/4911/2016, rinvenuto da un suino del centro Italia nell’ambito della RC IZSUM 003/16 (6). La diffusione geografica e la rilevanza clinica di LindaV è tuttora ignota; la sua presenza è stata dimostrata solo in alcune regioni dell’Austria, sui suini domestici (7). Relativamente alla presenza dei Pestivirus atipici nei suini selvatici, APPV è stato rilevato in pochi paesi europei (8, 9), in Sud Corea (10), in Nord Italia (11); LindaV non è mai stato cercato nelle popolazioni di cinghiali. La diagnostica dei Pestivirus atipici si basa su tecniche molecolari di ricerca del genoma virale (12, 13) e su tecniche di ricerca di anticorpi mediante ELISA indiretta, per la quale esiste, ad oggi, unicamente un kit home-made per APPV (14). Questo kit è stato impiegato per testare 200 sieri provenienti dal Centro Italia, che hanno mostrato una reattività da bassa ad alta (15). Riteniamo utile eseguire una indagine virologica per Pestivirus atipici nelle popolazioni di cinghiali residenti nelle regioni di competenza di IZSUM, con il duplice scopo di constatare la presenza e la distribuzione dei virus nel campione studiato e di verificare l’eventuale ruolo epidemiologico del cinghiale in tali malattie emergenti. Il progetto di ricerca si pone anche l’obiettivo di affrontare il tema della diagnostica indiretta dei Pestivirus atipici, migliorando la tecnica ELISA sperimentata finora, oppure allestendo una procedura ex novo, che permetterebbe di poter disporre di uno strumento diagnostico ulteriore per lo studio di sieroprevalenza.
