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IZS UM 03/22 RC

RESIDUI DI ANTIBIOTICI IN ALIMENTI TRASFORMATI. SVILUPPO DI PROTOCOLLI INNOVATIVI BASATI SU L’APPROCCIO MULTICLASSE PER LA SICUREZZA DELLA FILIERA ALIMENTARE E LA TUTELA DELLA SALUTE DEL CONSUMATORE

Responsabile scientifico: Laura Fioroni

Area tematica: Sicurezza Alimentare

Parole chiave: residui di antibiotici, alimenti trasformati, spettrometria di massa

Razionale del progetto

L’uso di antibiotici nell’ambito delle produzioni animali costituisce uno degli aspetti più discussi della zootecnia moderna. In particolare, le linee guida nazionali ed internazionali spingono fortemente verso una riduzione dell’impiego di antibiotici in tutte le filiere produttive. Tali motivazioni risiedono soprattutto nel controllo dei fenomeni di antibiotico resistenza, nella riduzione della pressione esercitata sull’ambiente e sull’ecosistema dai residui di antibiotici eliminati nei reflui e nel contenimento della presenza dei residui di questi farmaci negli alimenti. Le ragioni sopra esposte ci spingono, quindi, ad una indagine approfondita sull’argomento focalizzando l’attenzione sui residui di tali sostanze anche nei prodotti alimentari trasformati. L’applicazione di metodi analitici multiclasse nel controllo dei residui di farmaci veterinari è ormai un trend consolidato a livello internazionale ed in crescita anche nei Laboratori degli IIZZSS. Se da un lato questi metodi hanno l’obiettivo di potenziare il controllo ufficiale dei residui, aumentando il numero di sostanze simultaneamente rilevabili nello stesso campione, dall’altro semplificano la gestione dell’attività dei laboratori diminuendo drasticamente il numero di metodi di prova tradizionali (“monoclasse”) in uso. Tutto ciò a fronte di un pannello di molecole anche più esteso con un innegabile vantaggio in termini sia di costi che di tempi di refertazione. Questa strategia, già applicata all’analisi delle materie prime incluse nei vari piani di controllo nazionali, verrà estesa grazie all’attività di questa ricerca anche a tipologie di alimenti trasformati ancorché non siano ancora contemplati nei vari piani di controllo ufficiali poiché, essi verranno presumibilmente inseriti a partire dal 2023 (es. Piano Nazionale per la Ricerca dei Residui - PNR) così come già riportato nel Regolamento (UE) 625/2017.