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IZS UM 12/20 RC

STUDIO DELL’IMMUNITÀ PASSIVA NEI CONFRONTI DELLA RINOTRACHEITE INFETTIVA DEL BOVINO (IBR) A SEGUITO D’INFEZIONE SPERIMENTALE CON VIRUS ERPETICO DEL BOVINO TIPO 1 (BOHV-1)

Responsabile Scientifico: Stefano Petrini

Area tematica: Sanità Animale

Parole chiave: IBR, vitelli, immunità passiva

Razionale del progetto

Un recente studio condotto da Petrini e coll., ha dimostrato che bovine immunizzate a 5 mesi di gravidanza con prodotti IBR marker inattivati, inducono un elevato titolo di anticorpi neutralizzanti, che vengono trasmessi per mezzo del colostro/latte, al vitello fino a 180 giorni dopo il parto. Poiché ad oggi la bibliografia internazionale è contrastante sul fatto che l’immunità passiva nei confronti dell’IBR può proteggere i vitelli nei confronti dell’infezione da virus di campo e/o da infezione sperimentale, in questo studio si ipotizza che l’immunità passiva con uno scarso titolo di anticorpi neutralizzanti (< 0.75 log2), non protegge il vitello dall’infezione sperimentale. Per tale motivo, lo scopo della presente ricerca è quello di verificare l’efficacia protettiva dell’immunità passiva acquisita da madri immunizzate con vaccini gE-deleti marker inattivati nei confronti dell’infezione sperimentale conferita con BoHV-1 virulento.

Obiettivi prefissati a breve e lungo termine

  1.  Valutare la sintomatologia clinica da IBR nei diversi gruppi dopo l’infezione sperimentale;
  2. Determinare la concentrazione di anticorpi neutralizzanti, ELISA gB/ ELISA gE nei confronti dell’IBR nei diversi gruppi e a diversi intervalli di tempo;
  3. Quantificare l’escrezione virale nei diversi gruppi e a diversi intervalli di tempo;
  4. Analizzare comparativamente i risultati ottenuti tra i diversi gruppi e a diversi intervalli di tempo.