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IZS UM 11/20 RC

APPROFONDIMENTI DELL’EPIDEMIOLOGIA DI SARS-COV-2 ATTRAVERSO L’ANALISI DELLE ACQUE REFLUE E DEI MOLLUSCHI BIVALVI

Responsabile Scientifico: Donatella Ottaviani

Area tematica: Sicurezza Alimentare

Parole chiave: SARS-COV-2, Molluschi Bivalvi

Razionale del progetto

Per il virus SARS-CoV-2 la via respiratoria rappresenta sicuramente quella primaria di trasmissione. Tuttavia, studi da differenti paesi hanno dimostrato la presenza di SARS-CoV-2 nel tratto gastrointestinale e nelle feci di individui infettati.Questo virus può manifestarsi anche con sintomi gastrointestinali e non si può escludere ad oggi una trasmissione oro-fecale. Il virus attraverso le feci va inevitabilmente a contaminare l’ambiente marino sia attraverso le acque nere degli scarichi fognari oppure attraverso le attività antropiche, bypassando gli impianti di depurazione. Ad oggi non ci sono studi che abbiano testato la sopravvivenza del virus al processo di depurazione delle acque di scarico anche se uno studio sul virus SARS-CoV-1 mostrava che questo veniva ritrovato nelle acque di scarico post-depurazione pur con cariche virali inferiori a quelle pre-depurazione. Nessuno studio al momento ha indagato sulla presenza e persistenza nel tempo del virus SARS-CoV-2 in ambiente marino né esistono protocolli standardizzati. Strategico sarebbe intanto la messa a punto di protocolli adatti allo scopo. Monitorare poi la circolazione del virus nelle acque marine e Molluschi eduli lamellibranchi (MEL) da siti opportunamente selezionati in base al differente impatto antropico ci permetterebbe di avere i primi dati sulla presenza del virus in ambiente marino nonché conoscerne la persistenza. La presenza del genoma di SARS-CoV-2 dai MEL inoltre ci permetterebbe di ottenere importanti informazioni sul potenziale ruolo che questi organismi potrebbero assumere qualora venisse dimostrata una trasmissione oro-fecale per questa infezione. Infine, la sorveglianza di routine delle acque e MEL da siti con forte impatto antropico, in parallelo allo studio sulle acque di scarico, potrebbe fornire uno strumento epidemiologico di controllo spaziale e temporale della circolazione di SARS-CoV-2.

Lo scopo del lavoro è:

  1. Monitorare nel tempo la presenza di genoma del virus SARS-CoV-2 in ambiente marino sia in prossimità dello scarico delle acque reflue post-depurazione sia in altri siti con differente impatto antropico;
  2. monitorare i MEL del litorale marchigiano dai banchi naturali da zone con differente impatto antropico;
  3. standardizzare protocolli operativi.

IZS UM 12/20 RC - STUDIO