Anisakiasi
 
                INFORMAZIONI GENERALI
L’anisakiasi è una malattia zoonotica causata da un nematode appartenete al genere Anisakis, che viene contratta dall’uomo in seguito all’assunzione di prodotti della pesca contaminati, consumati crudi, poco cotti o sottoposti a processi di conservazioni inefficaci per la devitalizzazione delle larve. Negli ultimi 30 anni, si è verificato un incremento notevole della diffusione di tale zoonosi nel mondo. Tale aumento è correlato a diversi fattori: diffusione di tecniche diagnostiche più efficaci; aumento di consumo globale di prodotti della pesca; cambiamento delle abitudini alimentari legate ad un maggiore consumo di pesce crudo o poco cotto.
L’anisakiasi è causata dal nematode nella sua terza fase larvale (L3). Le uova prodotte dai parassiti adulti vengono rilasciate in acqua attraverso le feci dei mammiferi marini infestati, sviluppandosi in larve (L1) e maturando nel secondo stadio L2. Il ciclo biologico continua all’interno di ospiti intermedi (crostacei) che a loro volta vengono ingeriti da pesci e cefalopodi (L2 => L3).
Qui le larve possono penetrare nella cavità peritoneale dei pesci. L’ultima fase del ciclo biologico è svolto nei mammiferi marini o negli uccelli marini, che ingerendo i pesci, permettono alle larve di maturare fino alla forma adulta (L4). Il consumo umano di pesci contaminati consente la penetrazione, da parte delle larve, della mucosa gastrica o intestinale e l’induzione di processi infiammatori.
ASPETTI EPIDEMIOLOGICI
Il report EFSA sulle zoonosi 2017 non fornisce dati epidemiologici sui casi di anisakiasi nell’Unione Europea. Solo due Stati Membri (Spagna e Francia) hanno fornito dati sul numero di prodotti della pesca al dettaglio sottoposti ad analisi: 101 dei 366 campioni analizzati sono risultati positivi. A livello mondiale si stimano più di 20.000 casi di anisakiasi riportati, con oltre il 90% di questi provenienti dal Giappone.
La casistica, nel nostro Paese, appare notevolmente sottostimata, a causa di una diagnosi molto spesso basata su prove sierologiche, senza l’isolamento diretto del parassita. Nell’anno 2017, le segnalazioni pervenute per parassiti sono 40 di cui la maggior parte riguarda la presenza di anisakis (34) nei prodotti della pesca.
L’Italia rappresenta il Paese dell’Unione Europea con il maggior numero di segnalazioni effettuate su prodotti della pesca. Uno studio condotto da Cavallero et.al (2018) sull’incidenza dell’anisakiasi in Italia tra il 2005-2015, sulla base delle schede di dimissione ospedaliera (SDO), ha evidenziato 370 casi di ricovero per tale zoonosi, distribuiti prevalentemente nelle regioni meridionali e centrali dell’Italia (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6289429/pdf/pone.0208772.pdf).
by https://www.fao.org/3/Y4743E/y4743e0c.htm
C.Re.N.A. Centro di Referenza Nazionale per le Anisakiasi - Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia (https://sites.google.com/izssicilia.it/crena/home)
I Laboratori Nazionali di Riferimento hanno il compito di:
- Confermare, ove previsto, la diagnosi effettuata da altri laboratori
- Attuare la standardizzazione delle metodiche di analisi
- Avviare idonei “ring test” tra gli IIZZSS
- Utilizzare e diffondere i metodi ufficiali di analisi
- Predisporre piani d’intervento
- Collaborare con altri centri di referenza comunitari o di paesi terzi
- Fornire al Ministero della Salute, assistenza e informazioni specialistiche
SINTOMATOLOGIA
La sintomatologia dell’anisakiasi si differenzia a seconda che si tratti di forma acuta, cronica o extra gastro-intestinale/ectopica.
DIAGNOSI
Poiché i sintomi dell’anisakiasi spesso aspecifici, la zoonosi risulta spesso sotto-diagnosticata. La diagnosi clinica è solitamente effettuata mediante biopsia endoscopica. L’identificazione delle larve viene effettuata mediante osservazione microscopica e diagnosi biomolecolare, basata sulla ricerca di geni specifici che consentono l’identificazione di specie (PCR-RFLP e PCR Real time). Link per PCR-RFLP:
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/probe/docs/techrflp/
La diagnosi clinica può avvenire anche mediante l’utilizzo di saggi immunologici (fissazione del complemento, immunofluorescenza indiretta), sebbene siano spesso caratterizzati da fenomeni cross-reattivi con specie di nematodi strettamente correlati (RASFF Sistema di allerta rapido per alimenti e mangimi. Relazione annuale anno 2017 - https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2796_allegato.pdf
CENTRI E LABORATORI DI RIFERIMENTO
U.O. Semplice Laboratorio Controllo Alimenti Fermo
U.O. Semplice Laboratorio Controllo Alimenti Perugia
U.O. Semplice Laboratorio Controllo Alimenti Terni
U.O. Semplice Laboratorio Diagnostica Ancona
Laboratorio nazionale di riferimento e Centro di Referenza Nazionale (C.RE.N.A)
Laboratorio Europeo di Riferimento per i Parassiti
REFERENTI
SITOGRAFIA
- Sistema di allerta rapido per alimenti e mangimi. Relazione annuale anno 2017
- EFSA - Scientific Opinion on risk assessment of parasites in fishery products
- VeSa Marche: prodotti della pesca
BIBLIOGRAFIA
- Lisa Guardone, Andrea Armani, Daniele Nucera, Francesco Costanzo, Simonetta Mattiucci, Fabrizio Bruschi “Human anisakiasis in Italy: a retrospective epidemiological study over two decades” Parasite 25, 41 (2018)
- Serena Cavallero, Agnese Martini, Giuseppe Migliara, Corrado De Vito, Sergio Iavicoli, Stefano D’Amelio “Anisakiasis in Italy: Analysis of hospital discharge records in the years 2005-2015“ PLoS One. 2018; 13(12): e0208772 Published online 2018 Dec 11. doi: 10.1371/journal.pone.0208772
- Sola Diego “Anisakis: l'evoluzione della normativa“ Sanità Pubblica Veterinaria: Numero 69, Dicembre 2011
- Sola Diego “Consumo di pesce crudo e rischio anisakiasi” Sanità Pubblica Veterinaria: Numero 70, Febbraio 2012
 
NORMATIVA
- REGOLAMENTO (CE) N. 853/2004 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 29 aprile 2004 che stabilisce norme specifiche in materia di igiene per gli alimenti di origine animale
- REGOLAMENTO (CE) N. 852/2004 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 29 aprile 2004 sull'igiene dei prodotti alimentari.
- REGOLAMENTO (UE) N. 1276/2011 DELLA COMMISSIONE dell'8 dicembre 2011 che modifica l’allegato III del regolamento (CE) n. 853/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio relativamente al trattamento per l’uccisione di parassiti vitali in prodotti della pesca destinati al consumo umano.
- CIRCOLARE Ministero della Salute 11/03/1992, n.10, Direttive e raccomandazioni in merito alla presenza di larve di Anisakis nei pesci.
- REGOLAMENTO (CE) N. 2074/2005 DELLA COMMISSIONE del 5 dicembre 2005 recante modalità di attuazione relative a taluni prodotti di cui al regolamento (CE) n. 853/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio e all'organizzazione di controlli ufficiali a norma dei regolamenti del Parlamento europeo e del Consiglio (CE) n. 854/2004 e (CE) n. 882/2004, deroga al regolamento (CE) n. 852/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio e modifica dei regolamenti (CE) n. 853/2004 e (CE) n. 854/2004
 
