La Ricerca è OPEN
Open Science significa rendere aperto ogni passo della ricerca, in modo che i dati e i risultati siano liberamente riutilizzabili e fruibili da tutti. Il contrario di Open Science non è Closed Science ma Bad Science, secondo Jon Tennant, poiché i canoni della Open Science sono trasparenza, riproducibilità, condivisione. In altre parole, oltre che riutilizzabili i risultati sono sempre anche verificabili; la scienza aperta non è altro che la scienza, fatta bene.
Open Science comprende pratiche quali l’apertura dei dati (Open (research) Data), dei testi degli articoli scientifici (Open Access), del materiale didattico (Open Educational Resources), l’uso di metodologie aperte durante l’intero ciclo della ricerca (Open Methodology, fra cui gli Open Notebook), la pratica di pre-registrare gli esperimenti (Pre-Registration), l’uso di software aperto (Open Source), l’adozione di pratiche aperte anche nella revisione dei pari utile a verificare la qualità dei lavori scientifici (Open Peer Review). Fa parte della Open Science anche il concetto parallelo di Citizen Science, la scienza dei cittadini, intesa sia come divulgazione sia come partecipazione attiva dei cittadini nella raccolta dei dati. La tassonomia proposta dal progetto FOSTER mostra la complessità di cosa si intenda per “Open Science”:
Fare Open Science comporta rivedere il proprio modo di fare ricerca, passando dalla logica del “pubblicare” a quella del “mettere a disposizione di tutti” i propri lavori. Non è assolutamente incompatibile con le pratiche vigenti di valutazione della ricerca: si possono portare avanti tante piccole azioni parallele che non inficiano, anzi favoriscono, la carriera dei ricercatori.
Mettere a disposizione i testi e i dati aperti ha enormi vantaggi in termini di visibilità per gli autori, certo, ma permette anche di usare nuove tecniche e nuovi strumenti che consentono l’avanzamento più rapido della conoscenza oltre a favorire l’innovazione e la competitività anche per le piccole e medie imprese del territorio, che non hanno la possibilità di pagare costosi abbonamenti.
Provate a leggere Come fare Open Science: https://zenodo.org/record/1195791#.W6OlnfbONPY
[testo di Elena Giglia, OA@unito.it, da: https://www.oa.unito.it/new/open-science/ ]