IZSUM 02/23 RC
Contaminanti ambientali, allergeni e agenti microbiologici nei “Novel foods” a base di insetti: pericoli e prospettive analitiche per il controllo ufficiale
Responsabile scientifico: Martina Ciriaci
Area tematica: Sicurezza Alimentare
Parole chiave:
Razionale del progetto
Gli insetti hanno attirato l'attenzione della comunità scientifica e di conseguenza dell’opinione pubblica come possibili alimenti ad uso umano e zootecnico, in risposta al crescente interesse globale per la sostenibilità delle produzioni animali ed alla necessità di fonti alternative di proteine di alta qualità [1]. L'allevamento di insetti richiede, infatti, una quantità ridotta di spazio ed acqua rispetto all’allevamento tradizionale di mammiferi, avicoli e pesci, rendendo possibile l’utilizzo di piccoli spazi sia in ambienti rurali che urbani. Inoltre essi possono essere allevati su numerosi substrati, compresi molti sottoprodotti dell’industria alimentare che vengono così valorizzati in un contesto di economia circolare. Inoltre, gli insetti edibili sono una buona fonte di proteine, acidi grassi, vitamine e minerali, sebbene il profilo nutrizionale dipenda dalla specie [2, 3]. Pertanto, tra giugno 2021 e gennaio 2023 sono stati emessi una serie di Regolamenti Europei [4], che hanno autorizzato alcune aziende del nord Europa all’immissione sul mercato di 6 prodotti alimentari a base di 4 specie di insetti (Acheta domesticus - grillo domestico, Alphitobitus diaperinus - verme della farina minore, Tenebrio molitor - verme della farina e Locusta migratoria - locusta), come nuovi alimenti ad uso umano. Ciò premesso, il controllo ufficiale deve considerare i potenziali rischi per la salute umana associati a questi alimenti, così come raccomandato dall’EFSA [5]. Sebbene ad oggi i dati siano ancora limitati, gli insetti edibili possono essere vettori di agenti microbiologici [6, 7] e residui di contaminanti ambientali (ad esempio metalli pesanti, diossine, PCB, micotossine) [8]. Fonti di queste contaminazioni possono essere l’ambiente di allevamento e di produzione, gli alimenti ed i prodotti chimici (farmaci, prodotti per la pulizia delle attrezzature) utilizzati nell’allevamento [5]. I contaminanti possono quindi accumularsi nell’organismo degli insetti e, di conseguenza, essere rilevati nei prodotti di trasformazione usati nella produzione di alimenti ad uso umano e zootecnico [5, 9]. Particolare attenzione deve essere rivolta anche alle proprietà allergologiche degli alimenti contenenti insetti, infatti, essendo artropodi, hanno proprietà proteiche (tropomiosina) simili a quelle dei crostacei, pertanto rappresentano un rischio nei soggetti allergici a crostacei e molluschi, così come indicato nei regolamenti sopracitati [10].
Lo scopo del progetto è di valutare la presenza ed i livelli di contaminanti chimici e microbiologici, già regolamentati negli alimenti convenzionali, anche nei Novel foods a base di insetti (farine, polveri, insetti essiccati, ecc.). I dati raccolti consentiranno di definire livelli di contaminazione di base dei vari prodotti (reperiti tra quelli commercializzati dalle aziende europee attualmente autorizzate), incrementando le informazioni disponibili per la valutazione dell’impatto e del rischio sulla salute pubblica nel lungo periodo e di conseguenza per l’elaborazione di possibili limiti massimi.