IZS UM 09/19 RC
INDUZIONE DELLA CONDIZIONE DI SERONEGATIVE LATENT CARRIERS, (SNLC) IN VITELLI CON IMMUNITÀ PASSIVA E VACCINATI CON PRODOTTI IBR MARKER GE-DELETI VIVI ATTENUATI
Responsabile Scientifico: Stefano Petrini
Area tematica: Sanità Animale
Parole chiave: IBR, SNLC, vitelli, vaccini
Razionale del progetto
Il virus erpetico del bovino tipo 1 (BoHV-1) appartiene alla famiglia Alphaherpesviridae ed è associato a diverse manifestazioni cliniche tra cui la rinotracheite infettiva del bovino (IBR). L’infezione è diffusa in tutto il mondo. Uno dei principali problemi nel controllo dell’IBR è rappresentato dal virus che può rimanere in uno stato di latenza dopo l’infezione con virus selvaggio o dopo la vaccinazione con prodotti vivi attenuati. La presenza di anticorpi materni può interferire con una risposta anticorpale successiva alla vaccinazione e/o all’infezione. Alcuni autori hanno dimostrato che è possibile ottenere un soggetto BoHV-1 Seronegative Latent Carrier (SNLC) sperimentalmente dopo l’infezione con virus virulento in vitelli immunizzati passivamente. L’esistenza dei SNLC è di primaria importanza nei centri genetici, nei centri di fecondazione artificiale, nell’ambito di piani di controllo e nelle aziende o territori indenni da BoHV-1, in quanto il virus potrebbe essere presente negli animali senza evidenziare alcuna sieropositività. Da osservazioni di campo e sulla base di un precedente lavoro scientifico, nel presente progetto si ipotizza che vitelli SNLC potrebbero essere generati quando sottoposti a immunizzazione con vaccini marker gE-deleti vivi attenuati in presenza di anticorpi materni.
Obiettivi prefissati sia a breve che a lungo termine
1° Fase – Selezione e vaccinazione degli animali
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Osservare eventuali reazioni avverse post-vaccinazione;
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Valutare la dinamica anticorpale post-vaccinazione;
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Determinare la cinetica dell’immunità passiva pre e post-vaccinazione;
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Valutare se l’immunità passiva ha effetti sulla escrezione del virus vaccinale;
2° Fase – Prove di riattivazione virale
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Osservare eventuali segni clinici negli animali trattati con desametasone;
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Valutare l’eventuale escrezione virale negli animali trattati con desametasone;
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Studiare l’eventuale sieroconversione post-riattivazione;
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Analizzare comparativamente i risultati ottenuti tra i diversi gruppi.