IZS UM 03/19 RC
METODO MULTICLASSE PER RESIDUI DI ANTIBIOTICI NEGLI ALIMENTI. LA QUADRATURA DEL CERCHIO: UOVA E MIELE
Responsabile Scientifico: Roberta Galarini
Area tematica: Sicurezza Alimentare
Parole chiave: Residui di antibiotici, uova, miele
Razionale del progetto
L’applicazione di metodi analitici multiclasse nel controllo dei residui di farmaci veterinari è ormai un trend assodato a livello internazionale che sta trovando un progressivo riscontro anche nei Laboratori degli IIZZSS. Grazie ad alcuni progetti di ricerca, nel 2015 proprio il “Centro Sviluppo e Validazione Metodi” dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche accreditò, primo nel nostro paese, una procedura per lo screening e la conferma di 64 antibiotici in muscolo e latte. Da allora, il metodo è stata applicato routinariamente all’interno dei nostri laboratori e anche per confermare campioni sospetti inizialmente analizzati (screening) da altri IIZZSS. Se da un lato i metodi multiclasse hanno l’obiettivo di potenziare il controllo ufficiale dei residui aumentando il numero di sostanze simultaneamente rilevate nello stesso campione, dall’altro è sicuramente interessante che essi possano anche semplificare la gestione dei laboratori diminuendo drasticamente la pletora di metodi di prova tradizionali (“monoclasse”) attualmente in uso. Questo secondo passaggio implica che l’approccio multiclasse possa essere impiegato nell’analisi di tutti gli alimenti di interesse, ovvero di tutti quelli inclusi nei vari Piani nazionali e regionali. Quindi, per ottimizzare i benefici della strategia multiclasse, è necessario poterla applicare, per così dire, “a tappeto”. Ciò premesso la possibilità di ampliare il campo di applicazione delle procedure già in uso nella carne e nel latte alle uova e al miele permetterebbe di analizzare tutti e quattro gli alimenti di origine animal contemplati nei piani ufficiali di controllo con uno screening strumentale che poi, per i campioni sospetti, può essere utilizzato anche per la fase di conferma. L’obiettivo è strategico in quanto, a fronte dei più alti costi fissi delle procedure multiclasse rispetto a quelle tradizionali, la completa eliminazione di queste ultime è in grado di migliorare non solo le capacità analitiche dei laboratori, ma anche il rapporto tra benefici e costi ripartendo questi ultimi su tutte le determinazioni per qualsiasi accoppiamento antibiotico/alimento previsto dai vari piani di controllo.