IZS UM 01/19 RC
PERSISTENZA DI LISTERIA MONOCYTOGENES NELLE AZIENDE CHE PRODUCONO ALIMENTI TRADIZIONALI E TIPICI: STUDIO DELLA RESISTENZA AI BIOCIDI, DELLA PRODUZIONE DI BIOFILM E DEI FATTORI DI VIRULENZA MEDIANTE L’UTILIZZO DI TECNICHE GENOMICHE E FENO
Responsabile Scientifico: Giuliana Blasi
Area tematica: Sicurezza Alimentare
Parole chiave: Listeria monocytogenes, WGS, persistenza
Razionale del progetto
Inquadramento della tematica
Listeria monocytogenes (Lm) è l’agente eziologico della listeriosi, malattia che si trasmette principalmente con il consumo di alimenti e che, pur avendo una bassa prevalenza rispetto ad altre zoonosi alimentari, presenta tassi di ospedalizzazione (98,6%) e di mortalità (13,8%) piuttosto elevati. Uno degli aspetti più preoccupanti di questo microrganismo è la capacità di alcuni ceppi di persistere, anche per anni, all’interno degli stabilimenti di produzione costituendo un rischio per la contaminazione degli alimenti, in particolare i ready to eat (RTE), e quindi per la salute del consumatore. Negli ultimi anni l’utilizzo di tecniche di nuova generazione quali il sequenziamento dell’intero genoma batterico (Whole genome sequencing - WGS), fornisce uno strumento di caratterizzazione altamente discriminante da impiegare nello studio delle dinamiche evolutive di popolazioni microbiche associate agli alimenti ed in studi epidemiologici. L’identificazione, mediante caratterizzazione genetica di isolati strettamente correlati e ricorrenti nel tempo in una struttura, è alla base della definizione di ceppo persistente.
Pertinenza strategica della proposta
I prodotti agroalimentari tipici e tradizionali rappresentano piena espressione della cultura e dell’economia di un territorio e rientrano sempre più nelle scelte consapevoli del consumatore attento. Solo nella regione Marche sono censiti più di 150 prodotti tradizionali, DOP e IGP all’interno dei quali formaggi, carne e derivati rivestono un ruolo importante. Contribuire alla sicurezza igienico sanitaria di tali prodotti rappresenta una strategia per la salvaguardia e la valorizzazione di queste filiere.
Scopo di questo progetto è il miglioramento delle strategie di controllo di Lm negli ambienti di lavorazione di aziende che producono alimenti tradizionali o di qualità certificata e oggetto di fenomeni di persistenza da parte del patogeno. A tal fine verranno utilizzate le metodiche di sequenziamento dell’intero genoma (WGS) e saggi biologici in vitro per l’identificazione e la caratterizzazione di ceppi di Lm persistenti e non, isolati dall’ambiente di lavorazione e/o dai prodotti.
Obiettivi a breve termine:
- ampliare le competenze dell’IZSUM nell’ambito dell’analisi bioinformatica delle sequenze genomiche relative a Lm;
- acquisire protocolli relativi alla valutazione della resistenza ai disinfettanti da parte del biofilm di ceppi di Lm e delle relative forme planctoniche;
- ottenere informazioni circa la popolazione batterica persistente nel territorio, e verificare la capacità di produzione del biofilm, di resistenza ai biocidi, e la presenza di geni di virulenza nei ceppi isolati.
Obiettivi a lungo termine:
- ottenere informazioni utili circa i fattori associati al ripetuto isolamento di cloni di Lm in un ambiente produttivo;
- fornire un utile supporto all’OSA nella verifica dell’efficacia delle procedure di pulizia e disinfezione;
- fornire all’Autorità Competente dati utili per una più mirata programmazione dei Controlli Ufficiali.