IZS UM 010/18 RC
INFEZIONI ZOONOSICHE VIRALI TRASMESSE CON GLI ALIMENTI: DIFFUSIONE DI NOROVIRUS, HEV E HAV NEI PRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE RTE E NEI VEGETALI DI IV GAMMA
Responsabile Scientifico: Giuliana Blasi
Area tematica: Sicurezza Alimentare
Parole chiave: Norovirus, HEV, HAV
Razionale del progetto
I virus rappresentano la più comune causa di malattie trasmesse dagli alimenti. Nel 2016 oltre il 9,8% di tutti i focolai alimentari sviluppatisi nell’UE sono stati causati da virus. I dati sono tuttavia sottostimati dato che gli agenti virali trasmessi con gli alimenti vengono raramente ricercati e confermati. Tra i virus più coinvolti, ci sono quelli responsabili di gastroenteriti come I Norovirus e quelli responsabili di epatiti a trasmissione oro-fecale, in particolare il virus dell’Epatite A (HAV) e il virus dell’Epatite E (HEV). La normativa Comunitaria sulla sicurezza alimentare prevede la ricerca di Norovirus ed HAV esclusivamente in alcune categorie di alimenti. La contaminazione degli alimenti avviene principalmente attraverso l’utilizzo di acque contaminate e tramite la manipolazione dei cibi da parte di operatori infetti deputati alle preparazioni alimentari. Nel caso dell’HEV, unico virus epatico in grado di infettare anche specie animali diverse dai primati e in particolare i suini, cinghiali e altri animali selvatici, un’ulteriore possibilità è quella dell’utilizzo di carni derivanti da animali infetti. Dato il tropismo di questo virus per le cellule epatiche, i prodotti più a rischio sono quelli contenenti fegato in particolare gli insaccati. Non per tutti questi patogeni esistono metodi ufficiali per l’isolamento da matrici alimentari ma la loro rilevazione si basa su metodiche molecolari che ricercano l’RNA virale attraverso la Real Time PCR (RT-PCR); in particolare per Norovirus ed HAV il metodo di riferimento per la ricerca del genoma virale negli alimenti è la metodica ISO/TS 15216-2. Tuttavia, considerate le modalità di trasmissione, anche per altre categorie di alimenti c’è il rischio di contaminazione durante le fasi di manipolazione. Le conoscenze circa la diffusione di Norovirus, HAV e HEV negli alimenti sono scarse e riferite per lo più ai primi due; il presente lavoro si prefigge di produrre dati circa la diffusione, nel territorio di competenza dell’IZSUM di Norovirus e HAV in categorie di alimenti diverse da quelle attualmente monitorate e di HEV in prodotti a base di carne, in particolare nei salumi contenenti fegato di maiale/cinghiale/selvatici.
Obiettivi a breve termine:
- Ampliare le competenze diagnostiche dell’IZSUM estendendo la ricerca del genoma virale di Norovirus e di HAV ad altri alimenti a rischio;
- Sviluppare un protocollo diagnostico per la ricerca del genoma di HEV da prodotti RTE a base di fegato suino;
- Consolidare il flusso tecnico-informativo con i laboratori clinici del Servizio Sanitario Nazionale anche nell’ambito delle zoonosi virali;
- Caratterizzare gli RNA virali rilevati dagli alimenti e dai casi clinici nel territorio Umbro-Marchigiano.
Obiettivi a lungo termine:
- Accrescere la capacità diagnostica dei laboratori Controllo Alimenti dell’IZSUM nella rilevazione dei virus zoonotici;
- Approfondire le conoscenze circa la diffusione di Norovirus, HAV ed HEV negli alimenti del territorio Umbro-Marchigiano;
- Valutare correlazioni genomiche tra ceppi alimentari e ceppi umani.