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Epatite E

INFORMAZIONI GENERALI

L'epatite E è un'infezione virale acuta o cronica il cui agente eziologico è il virus dell'epatite E (HEV). E’ un virus a RNA a filamento positivo senza envelope, appartenente alla famiglia Hepeviridae, genere Orthohepevirus che comprende ben 4 specie diverse. L'Orthohepevirus A comprende 7 genotipi; i genotipi 1 e 2 infettano solo gli esseri umani mentre i genotipi 3 e 4 sono zoonotici e possono infettare l'uomo e altri mammiferi. Altri ceppi strettamente correlati sono stati ritrovati anche in altri animali come cinghiali (HEV 5 e HEV 6), conigli (HEV-3ra) e cammelli (HEV-7 e HEV-8). L’epatite E è una malattia generalmente autolimitante con caratteristiche simili a quelle dell'epatite A. In Europa, la principale fonte di infezione nell'uomo è rappresentata dalla consumazione di carne suina cruda o poco cotta e dal consumo di crostacei.

Nell'uomo l'infezione da HEV è per lo più asintomatica. Il periodo di incubazione è compreso tra le due e le sei settimane (in media 40 giorni). Nella maggior parte dei casi (fino al 95%) non c'è sviluppo di alcun sintomo o compaiono sintomi clinici molto lievi; nei casi acuti l'infezione provoca un'epatite con sintomi iniziali quali affaticamento, mal di stomaco, astenia, mialgia-simil influenzale, nausea, febbre e ittero. Col progredire della malattia possono comparire ulteriori sintomi caratteristici come livelli elevati di enzimi epatici (ad esempio alanina transaminasi ALT e aspartato transaminasi AST), dolori addominali, presenza di feci chiare e urine scure ed epatosplenomegalia. Fatta eccezione per l'insorgenza di epatiti croniche o fulminanti in rari casi, la maggior parte delle persone guarisce completamente dalla malattia senza complicazioni. I soggetti maggiormente a rischio sono persone con deficit del sistema immunitario, trapiantati e donne in gravidanza dove in particolare la mortalità può raggiungere il 30% nel terzo trimestre di gestazione. Le infezioni da epatite E, contrariamente a quanto si possa pensare, non colpiscono soltanto il fegato ma sono state associate anche a manifestazioni extra-epatiche che possono interessare diversi altri organi; è stata associata anche a disturbi neurologici come la Sindrome di Parsonage Turner o la Sindrome di Guillain-Barrè, amiotrofia nevralgica, neurite brachiale bilaterale, neuropatia periferica ed encefalite. Altre manifestazioni extra- epatiche riscontrabili sono le lesioni renali (tra cui la glomerulonefrite) e la pancreatite acuta. Ulteriori manifestazioni autoimmuni possibili sono miocardite, artrite e tiroidite. Sono state osservate anche trombocitopenia e altri disturbi ematologici.

ASPETTI EPIDEMIOLOGICI

L'HEV è la causa più comune di epatite virale acuta nell'uomo in tutto il mondo. Secondo le stime del WHO ogni anno si verificano circa 20 milioni di infezioni che portano a circa 3,3 milioni di casi clinici. Nei paesi in via di sviluppo l’Epatite E si presenta in forma epidemica e la fonte di infezione spesso è rappresentata dal consumo di acqua contaminata o dal contagio orizzontale da persona a persona. Nei paesi industrializzati, dove tradizionalmente l’Epatite E era associata a viaggi in paesi in via di sviluppo, attualmente si osserva un crescente numero di casi autoctoni associati prevalentemente al consumo di carne di maiale poco cotta o non sufficientemente stagionata. In particolare dei sette genotipi Hev noti per infettare l’uomo, i Paesi Ue riportano principalmente infezioni Hev3 autoctone riferibili al consumo di carne di maiale.

In Italia conosciamo i dati sulla diffusione dell’Epatite E attraverso il sistema speciale Seieva (Sistema Epidemiologico Integrato dell’Epatite Virale Acuta), che raccoglie dati sui casi dal 2007. Dal 2007 sono stati notificati oltre 16 mila casi di epatite acuta, di cui 332 (2%) sono attribuibili all’epatite E. Con l’analisi del numero dei casi osservati per anno si osserva un andamento crescente dovuto ad un aumento costante dei casi autoctoni.

Figura 1. Casi confermati di epatite E per anno tra il 2005-2015 negli Stati membri UE/SEE;

*Dati disponibili per Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Cipro, Repubblica Ceca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Ungheria, Italia, Lettonia, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Regno Unito.

Figura 2: Numero di casi di epatite E nell'uomo per origine di infezione in 15 paesi UE/SEE, 2005–2015 (ECDC, 2017)

 

Fonte: Public health risks associated with hepatitis E virus (HEV) as a food-borne pathogen - EFSA Journal 2017;15(7):4886 Fonte: The European Union One Health 2019 Zoonoses Report - EFSA Journal 2021;19(2):6406

CENTRI E LABORATORI DI RIFERIMENTO

U.O. Semplice Laboratorio Virologia Speciale

REFERENTI

Dott.ssa Giammarioli Monica