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Brucellosi

INFORMAZIONI GENERALI

La brucellosi è un’infezione causata da batteri appartenenti al genere Brucella,che colpisce bovini, bufali, pecore, capre, suini, cani e animali selvatici. In quanto malattia zoonotica, è trasmissibile all'uomo. I responsabili delle infezioni sono otto specie di batteri gram-negativi: B. melitensis, B. abortus, B. suis, B. canis, B. ovis, B. maris, B. equis, B. neotomae. La maggior parte delle infezioni sintomatiche nell’uomo è causata da B.melitensis, B.abortus e B.suis. L’uomo può contrarre la malattia direttamente attraverso il contatto con materiale biologico o animali infetti, oppure indirettamente, alimentandosi con prodotti di origine animale (latte crudo infetti, latticini non pastorizzati quali formaggi, yogurt, creme , burro e gelati) o manipolando attrezzi contaminati. La brucellosi rappresenta anche una malattia professionale: i laboratoristi si possono infettare per via aerogena in laboratorio, o manipolando materiale proveniente da animali infetti; i veterinari si infettano in allevamento o nei mattatoi, mediante il contatto con animali e/o materiali infetti e per inoculazione accidentale di vaccino. Gli animali infetti eliminano i microrganismi attraverso i materiali abortivi, lo sperma, le urine, le feci e il latte.

L’infezione nell’uomo è caratterizzata da un periodo di incubazione variabile (da alcuni giorni a diversi mesi), in seguito al quale si ha l’insorgenza di sintomi quali febbre intermittente, malessere generalizzato, brividi, emicrania, dolori muscolari e articolari, debolezza e sudorazione profusa. Se non trattata, la brucellosi può portare alla morte. La terapia prevede la somministrazione di doxiciclina associata a rifampicina, per un periodo di 6-8 settimane.

Coinvolgimento di diversi organi ed apparati nella presentazione clinica della brucellosi.

Quaderni della Società Italiana di Medicina Tropicale e Salute Globale (SIMET).

Orientamenti diagnostici e terapeutici in patologia di importazione. https://www.simetweb.eu/document/3963

ASPETTI EPIDEMIOLOGICI

Nonostante la brucellosi umana sia una delle malattie a denuncia obbligatoria, in diversi Paesi il numero dei casi segnalati non riflette quello delle persone contagiate. Secondo L’Organizzazione Mondiale della Sanità la vera incidenza della zoonosi è circa 10-25 volte superiore a quella ufficiale. In Europa il numero di casi confermati di brucellosi nell’uomo è in continuo calo e si verifica prevalentemente in Grecia, Portogallo, Italia e Spagna.
I casi riportati nei Paesi del Nord Europa sono principalmente “casi importati”, poiché si verificano di ritorno da Paesi in cui questa zoonosi è endemica. La brucellosi è diffusa in tutto il mondo ma le regioni del sud-est asiatico, dell’Africa sub-sahariana e del Mediterraneo presentano la più alta incidenza. Secondo quanto indicato nel report EFSA 2018, il numero totale di casi confermati nel 2017 è di 378, con un decremento del 28,7% rispetto al 2016. Il tasso di notifica è di 0,09/100.000 abitanti, in leggera diminuzione rispetto all’anno precedente. L’Italia, ufficialmente indenne da brucellosi in 11 regioni e 9 province, ha notificato 99 casi confermati.
Nel 2017, la Brucella è stata isolata da un focolaio di origine alimentare, verificatosi in Germania e che ha coinvolto 2 persone, di cui è rimasta però sconosciuta l’origine.

 

Dati sulla prevalenza di brucellosi in uomo, alimenti e animali (EFSA 2018)
https://efsa.onlinelibrary.wiley.com/doi/epdf/10.2903/j.efsa.2018.5500

The Surveillance Atlas Infectious Diseases è uno strumento interattivoche fornisce dati aggiornati sulle zoonosi e ne consente la manipolazione per la creazione di grafici e tabelle.

NORMATIVA