Vai al contenuto principale

Attività laboratorio di entomologia

Arrivo al laboratorio Entomologia stanza 04

CENTRO RIFERIMENTO SORVEGLIANZA ENTOMOLOGICA DELLE MALATTIE DA VETTORI -CREVe-

Buongiorno, qui vi trovate in uno dei laboratori della Diagnostica.

I laboratori di Diagnostica dell’IZSUM si occupano della diagnosi di laboratorio delle malattie degli animali da allevamento, cioè quegli animali che vengono allevati per la produzione degli alimenti, quindi si occupa della prima parte della filiera alimentare, cioè della produzione primaria.  Si occupa inoltre della sorveglianza sanitaria degli animali selvatici e della sorveglianza degli animali da compagnia per quanto riguarda le malattie che possono essere trasmesse all’uomo. Altro settore di cui si occupa il laboratorio di Diagnostica è il settore della sorveglianza entomologica cioè la diagnosi e il controllo delle malattie dell’uomo e degli animali trasmesse da artropodi, cioè da insetti e zecche.  Si parla quindi di malattie trasmesse da vettori.  Il laboratorio dove vi trovate in questo momento è il laboratorio di Entomologia.

Si tratta di un laboratorio di riferimento in questo settore per tutta la regione Marche: è infatti riconosciuto a livello regionale come Centro Riferimento sorveglianza Entomologica delle malattie da Vettori (CREVe).

Perché le malattie da vettori sono così importanti?

Negli ultimi 30 anni si è verificata un’intensa diffusione geografica e una maggiore incidenza di molte malattie trasmesse da artropodi.  Alcune delle malattie infettive e parassitarie umane più gravi e diffuse nel mondo (Malaria, Zika virus, Dengue, Chikungunya, Febbre Gialla) sono veicolate da un artropode vettore, cioè un organismo che arreca all’uomo un danno indiretto attraverso la trasmissione di un agente patogeno.  Queste malattie sono conosciute come malattie da vettori (Vector Borne diseases VBD).

Le malattie da vettori sono tornate alla ribalta internazionale per la grande mole di persone che per lavoro o per altre motivazioni si spostano da un Paese all’altro in tempi molto rapidi e per il Cambiamento Climatico (Global Warming). Infatti con lo spostamento di persone, merci, animali o piante, possono essere accidentalmente importati insetti o zecche che normalmente non sono presenti nel nostro territorio e gli agenti patogeni responsabili delle malattie. A causa del cambiamento climatico e conseguente aumento delle temperature alcuni artropodi possono trovare condizioni di replicazione ideali nel nostro territorio

La zanzara tigre

Le zanzare sono i vettori maggiormente implicati nella trasmissione delle VBD.

In particolare la zanzara più studiata dal CREVe è Aedes albopictus, comunemente conosciuta come zanzara tigre, che dal 1990 si è rapidamente e largamente diffusa nel territorio italiano.

La zanzara tigre, negli ultimi decenni si è diffusa a livello globale con il trasporto accidentale delle sue uova, attraverso il commercio di prodotti, quali pneumatici usati e piante ornamentali, come il Lucky bamboo (Dracaena sanderiana), spesso commercializzato in singoli rami con radici immerse nell’acqua.

 L’aspetto di questa zanzara è caratteristico: il corpo è nero a bande trasversali bianche, presenti sia sull’addome che sulle zampe, mentre sul dorso è presente una tipica striscia bianca longitudinale. 

Presente ormai da oltre 30 anni, la diffusione in tutta Italia della zanzara tigre è da ricondursi alla capacità di adattamento di questa specie, che depone uova resistenti all’essiccamento e al freddo e compie il ciclo di sviluppo larvale in piccoli contenitori con poca acqua stagnante e nella sua attitudine a pungere un’ampia varietà di ospiti, fra i quali l’essere umano.

Sebbene in Italia, così come in tutti i Paesi in cui è presente, la zanzara tigre sia considerata causa di fastidio a causa delle punture, l’attività ematofaga della femmina, cioè la sua attitudine a pungere, può rappresentare un serio problema sanitario per l’uomo. Infatti questa specie   è il vettore competente, cioè è capace di trasmettere diversi virus, tra i quali troviamo:

  • il virus della Dengue (DenV), recentemente argomento presente nelle cronache mondiali, con l’emergenza in Brasile, e nazionali con i 362 casi dello scorso 2023 avuti in Italia di cui 82 casi autoctoni e 280 casi associati a viaggi all’estero
  • il Chikungunya (ChikV) In Italia è comparso nel per la prima volta nel 2007, ed è stato il primo focolaio autoctono europeo, provocando circa 300 casi clinici e grande allarme nella popolazione dei Comuni delle province dell’Emilia Romagna. Nel 2017 vi è stata una seconda diffusione autoctona, nel nostro paese, che ha interessato le regioni Lazio e Calabria.

La prevenzione delle malattie da vettori

La prevenzione delle VBD si realizza principalmente attraverso la sorveglianza entomologica, la lotta al vettore e la sorveglianza sanitaria, volta all’individuazione precoce dei casi umani sospetti di malattia.

Con la sorveglianza entomologica si sorveglia la diffusione nel tempo e nello spazio degli artropodi vettori.

Infatti il rischio di trasmissione di queste malattie è correlato principalmente a due fattori:

  • rischio di introduzione del virus attraverso una persona infettata e in fase di viremia;
  • rischio di trasmissione del virus attraverso insetti vettori capaci di trasmettere la malattia

La lotta al vettore consiste nelle azioni di contrasto della diffusione dei vettori, volte a limitare tutte quelle situazioni e comportamenti che possano facilitarne la riproduzione. Ad esempio, per la zanzara tigre le azioni di contrasto consistono nell’individuare e rimuovere i focolai larvali, cioè tutti quei contenitori che possono mantenere anche piccole quantità d’acqua, dove possono svilupparsi le larve. In ambito privato, dove più facilmente questa specie prospera ad alte densità e dove è più difficile intervenire, risulta essenziale la collaborazione della cittadinanza, che per questo motivo deve essere coinvolta e sensibilizzata sulle corrette pratiche di igiene ambientale, attraverso un’informazione mirata.

La sorveglianza sanitaria è parte essenziale per individuare precocemente i casi di malattia nell’uomo e limitarne la diffusione. Infatti in seguito alla segnalazione di un caso sospetto di malattia, vengono messi in campo interventi di disinfestazione delle aree interessate e nel caso di alcune malattie come la West Nile Disease vengono bloccate le donazioni di sangue. La sorveglianza sanitaria è anche molto importante per monitorare nel tempo l’andamento delle malattie e individuare l’entrata nel nostro territorio di un virus o un parassita esotico.

Un esempio di monitoraggio: le ovitrappole

In Italia è attivo un piano di sorveglianza e controllo delle malattie da vettori che prevede tra le altre attività il controllo della zanzara Tigre in area urbana   e consiste nella installazione di   ovitrappole.  L’Ovitrappola è un recipiente in plastica nero all’interno del quale viene immersa verticalmente una listella di masonite che deve essere sommersa dall’acqua per almeno i ¾ della superficie.  Tale trappola simula un focolaio larvale dove la zanzara depone le uova nel lato ruvido della listella. Quest’ultima, viene lasciata in situ per sette giorni e poi consegnata ai laboratori dell’IZSUM che effettuano il conteggio delle uova deposte nella stecca con l'esame allo stereomicroscopio. Il conteggio rappresenta un indicatore del livello d’infestazione dell’area circostante e permette di rilevare l’ingresso di specie esotiche a rischio di introduzione.