IZS UM 09/21 RC
STUDIO DI INDICATORI EPIDEMIOLOGICI ARMONIZZATI NELLA FILIERA DELLE CARNI DI UNGULATI SELVATICI CACCIATI (SELV.IND.EP.)
Responsabile scientifico: Sara Primavilla
Area tematica: Sicurezza Alimentare
Parole chiave: filiera selvaggina, indicatori epidemiologici armonizzati, sicurezza alimentare.
Razionale del progetto
La forte diffusione di ungulati selvatici in centro Italia sta creando disagi per i danni causati a strutture e attività produttive agricole. Tra le possibili ipotesi formulate per tentare di mitigare la situazione vi è la creazione di filiere controllate e garantite che impieghino una risorsa alimentare importante e di elevato valore (Pedrazzoli et al., 2017; Branciari et al., 2020). La creazione di una filiera delle carni di ungulati selvatici non può prescindere da un'accurata analisi del rischio per i principali microrganismi patogeni a trasmissione alimentare, al fine di effettuare controlli efficaci e gestire il rischio a garanzia del consumatore finale. L’interesse in tale ambito è evidenziato dalle recenti linee guida nazionali (Conferenza Stato-Regioni, 2021).
A livello di letteratura, il numero di lavori scientifici che trattano la diffusione dei principali patogeni trasmessi attraverso gli le carni di selvagginca cacciata è ancora parziale e spesso pertinente contesti geografico/climatici molto differenti (Gomez-Neves et al., 2021). Nella produzione delle carni, in un'ottica di modernizzazione dell’ispezione degli alimenti, l’approccio sviluppato da EFSA e ripreso dalla recente normativa sui controlli ufficiali (Regolamento UE 625/2017) si basa sull’applicazione di indicatori epidemiologici armonizzati. Tali indicatori sono definiti a livello delle carni di animali allevati mentre non sono ad oggi considerati per le carni di grossa selvaggina cacciata (EFSA Journal 2011, EFSA Journal 2013).
Il presente progetto di ricerca si prefigge di definire indicatori epidemiologici armonizzati, relativi a microrganismi patogeni di interesse alimentare, su differenti specie di ungulati selvatici (es. cinghiale e capriolo). Tali indicatori si renderanno utili nella filiera di produzione delle carni di ungulati selvatici cacciati per garantire un controllo efficace a tutela della sicurezza per il consumatore e andranno colmare il gap di conoscenza in un settore ancora trascurato dalla analisi del rischio.