IZS UM 03/21 RC
APPLICAZIONE DI UN NUOVO INDICATORE SPECIFICO DELLA CONTAMINAZIONE FECALE UMANA PER LA VALUTAZIONE DELL'INQUINAMENTO ORGANICO NELLE ZONE DI PRODUZIONE DEI MOLLUSCHI BIVALVI
Responsabile scientifico: Francesca Leoni
Area tematica: Sicurezza alimentare
Parole chiave: Molluschi bivalvi, indicatore di contaminazione fecale, inquinamento organico.
Razionale del progetto
I molluschi bivalvi sono organismi in grado di filtrare ed accumulare microrganismi potenzialmente patogeni per l'uomo, sia autoctoni che alloctoni dell'ambiente costiero marino. Proprio per questa caratteristica rappresentano un indicatore di contaminazione dell'ambiente marino e al tempo stesso un alimento, i cui rischi microbiologici sono strettamente legati all'ambiente nel quale essi vivono. Le acque dove vivono i bivalvi possono essere soggette a contaminazione di acque reflue non trattate in maniera adeguata, a causa di malfunzionamenti degli impianti di depurazione, o acque reflue dipendenti dalle precipitazioni. Particolarmente importante è avere informazioni sulla fonte di contaminazione se è di derivazione umana, perché può rappresentare un rischio maggiore per la Salute pubblica rispetto a fonti animali. Per questi motivi i molluschi bivalvi sono vulnerabili alla contaminazione microbiologica, rappresentando un rischio significativo per la potenziale trasmissione di batteri e virus a trasmissione oro-fecale. Numerosi studi hanno evidenziato che gli indicatori batterici di contaminazione fecale come Escherichia coli non sempre correlano con la presenza di virus enterici nelle acque di scarico o ambientali, nei bivalvi, nei prodotti freschi, o comunque potrebbero avere un valore predittivo limitato (5, 6). Il monitoraggio microbiologico delle aree di produzione dei bivalvi è effettuato mediante la numerazione dell’indicatore di contaminazione fecale E. coli, che però non rappresenta sempre un buon proxy della contaminazione virale dei bivalvi, principalmente a causa di una differente persistenza dei virus nei molluschi. Marcatori di tracciabilità delle fonti microbiche (Microbial Source Tracking MST) sono stati ampiamente utilizzati per identificare fonti di contaminazione fecale nelle acque di diversa tipologia e destinazione d'uso. CrAssphage (cross-assembly phage) è un batteriofago utilizzato come indicatore specifico della contaminazione umana (5), poiché infetta un simbionte dell'intestino umano, Bacteroides intestinalis, abbondante nel microbioma umano (2, 4). Dati sull'applicazione dell'indicatore specifico di contaminazione fecale umana di recente identificazione CrAssphage per la sicurezza microbiologica dei bivalvi sono molto limitati (1, 3). Lo scopo del progetto è quello di mettere a punto l'indicatore specifico di contaminazione fecale umana CrAssphage nei bivalvi, affiancandolo all'indicatore “tradizionale” E. coli, valutandolo in campo nel tempo in aree di produzione di molluschi.
Obiettivi:
- Sviluppare un protocollo per la ricerca e/o quantificazione dell’indicatore CrAssphage nei bivalvi;
- Produrre dati relativi alla contaminazione batterica (numerazione di E. coli, ricerca di Salmonella spp., ricerca di E. coli produttori di ESBL) e virale (Norovirus, HAV) dei molluschi bivalvi e dati sull’indicatore CrAssphage;
- Collegare i dati a variabili ambientali ed analizzarli da un punto di vista di possibili correlazioni.