L’intensificazione degli scambi commerciali e i cambiamenti climatici in atto, hanno permesso l’ingresso e la rapida diffusione in Italia, di
Aedes albopictus, comunemente chiamata Zanzara Tigre.
Dal punto di vista sanitario, la Zanzara Tigre è vettore di numerosi arbovirus tra i quali il virus della West Nile, della Chikungunya e della Dengue, come dimostrano l’epidemia di Chikungunya verificatasi in Romagna nel 2007 con quasi 300 casi umani e l’epidemia di West Nile in Emilia dell’ottobre 2008 con due casi di grave malattia neurologica nell’uomo.
La sorveglianza della West Nile Disease è già attiva in Regione da alcuni anni.
Dal 2008 è stato avviato nella Provincia di Pesaro e Urbino, in collaborazione con l’IZS dell’Umbria e delle Marche e con i Dipartimenti di Prevenzione dell’ ASUR, un piano di sorveglianza della Zanzara Tigre e prevenzione della Chikungunya e Dengue, che ha previsto il monitoraggio entomologico di
Aedes albopictus, attività di lotta e disinfestazione per ridurre la densità del vettore, l’individuazione precoce di casi di malattia nell’uomo e la pianificazione di protocolli di emergenza in caso di focolaio.
A partire da giugno 2010 il Piano, utile strumento di programmazione e di gestione della lotta alla zanzara tigre, viene esteso a livello Regionale.
Il monitoraggio entomologico, che si basa sulla rilevazione del livello di infestazione da femmine adulte di Aedes albopictus attraverso il conteggio del numero di uova deposte in ovitrappole uniformemente distribuite nel territorio, prevede la collocazione di 513 ovitrappole nei 28 comuni della Regione, riportati nella mappa.
Settimanalmente, fino ad ottobre 2010, saranno disponibili i
risultati del monitoraggio. Per qualsiasi suggerimento o segnalazione scrivere a
Dott. Gavaudan